Quello che può sembrare un banale tragitto, un percorso racchiuso e guidato da binari indifferenti si colora, per un pomeriggio di poche ore, di significati nuovi. I ragazzi del CPIA (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) ogni pomeriggio attraversano la città per raggiungere la sede della scuola. La maggior parte di loro vive fuori Grosseto e il tragitto che, all’andata, li porta tra i banchi e al ritorno di nuovo su un autobus o su un treno è quello che collega la Stazione a Gorarella, quartiere popoalre e verdissimo che si espande a macchia d’olio tra le strade che portano al mare e che arriva a lambire i confini dell’altro grande rione urbano: Barbanella. Abbiamo attraversato cortili e giardini dimenticati, sfilato sotto ville costosissime e in mezzo a palazzoni che sembrano caserme. Abbiamo visitato i piani abbandonati del centro commerciale, quei corridoi di gomma dove ancora i ragazzi si nascondono per sfuggire agli insegnanti. Superato lo Stadio di calcio in mezzo ai pini, nella facciata meno visibile del palazzetto dello sport c’è un murale di BLU. Da lì poi ci vuol poco ad arrivare lungo i binari, imboccare il sottopassaggio e ritrovarsi alla stazione.
Foto Realizzate da Alessia Piccinetti il 6 maggio 2019
“Le mani sulla città”: realizzato grazie al bando “Giovani e beni comuni 2018 del Cesvot”.
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